La Repubblica di San Marino registra tempi medi per il pagamento dei debiti da parte della PA che raggiungono i 120 giorni. Un lasso di tempo quattro volte superiore alla media italiana ed europea (60 giorni per il comparto sanitario e 30 giorni per tutti gli altri settori). Tale situazione potrebbe inevitabilmente far vacillare l’equilibrio finanziario dei fornitori, con conseguenze negativamente sulle loro operazioni commerciali e sulle capacità di espansione in territorio sammarinese anche a fronte dell’attuale situazione economico finanziaria e della difficoltà di ottenere prestiti dai propri istituti di credito a costi vantaggiosi.
Nell’ambito delle riforme previste dal PNRR e della condanna emanata dalla Corte di Giustizia UE (2020) verso l’Italia, per i ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l’ufficio italiano della Ragioneria Generale dello Stato, attraverso una circolare (n. 1/2024), ha ricordato la necessità di prevenire eventuali inadempienze dei dirigenti pubblici addetti ai pagamenti delle fatture anche attraverso decurtazione di somme sugli stipendi di tali soggetti. Questa prontezza nei pagamenti rappresenta un vantaggio notevole per i fornitori, migliorando la fiducia nella PA e riducendo il rischio di credito. Ciò rappresenta un miglioramento delle procedure per migliorare l’attrattività del territorio italiano a nuovi business ed investimenti.
Di fronte a questo quadro, emerge l’urgente necessità per San Marino di riformare e ottimizzare il sistema di pagamento dei debiti pubblici. Pratiche più rapide sono essenziali non solo per mantenere relazioni commerciali solide e durature ma anche per garantire una competitività chiave all’interno del sistema economico internazionale. L’alleggerimento dei tempi di attesa garantirebbe benefìci tangibili, dalla solidità finanziaria dei fornitori alla reputazione stessa della Repubblica di San Marino come partner commerciale affidabile.
La sfida per San Marino è quindi quella di adeguarsi agli standard europei ed internazionali, perseguendo una politica dei pagamenti più efficiente in grado di favorire il business locale e attirare investitori esteri. L’adozione di un modello di pagamento snello e tempestivo potrà essere una leva fondamentale per accrescere l’appeal della realtà sammarinese all’interno del contesto economico globale. È necessaria consapevolezza rispetto alle conseguenze negative del ricevimento dei pagamenti a 120 giorni e tutti i costi diretti ed indiretti che ovviamente vengono ricaricati sulle offerte che le imprese private presentano nelle gare d’appalto indette dalle varie Stazioni Appaltanti della PA di San Marino. Una riduzione pertanto avrebbe anche delle dirette conseguenze sull’economicità e riduzione della spesa pubblica legata a queste voci.
In conclusione, è necessario che San Marino, forte anche della chiusura del Negoziato di Associazione con l’UE, si adegui nel minor tempo possibile a questi standard europei rappresentando un ulteriore passo verso l’integrazione economica, la cooperazione transfrontaliera e con dirette ripercussioni positive in termini di Bilancio dello Stato.
Marco Mularoni
Presidente dei Giovani Democratico Cristiani