Nelle ultime settimane, il concetto di residenza fiscale non domiciliata ha guadagnato sempre più attenzione tra i cittadini ed i media alla ricerca di comprendere meglio l’argomento. La RFND offre l’opportunità di beneficiare di un regime fiscale semplificato per un soggiorno di breve periodo, consentendo ai contribuenti di avere certezza sugli adempimenti fiscali senza violare le leggi o gli accordi internazionali. La RFND (residenza fiscale non domiciliata) è da considerarsi al pari di una residenza atipica come, citando un esempio, la residenza atipica per pensionati che consente per un periodo di 10 anni una tassazione Al 6%, ma di breve periodo, infatti non può superare i 150 giorni nell’anno solare.
Ma la Residenza Fiscale Non Domiciliata cos’è di preciso?
Il domicilio fiscale è dove la persona ha i suoi interessi vitali prevalenti e dove pertanto agli obblighi fiscali legati alla residenza. Di conseguenza, pertanto, il residente non domiciliato mantiene la propria residenza fiscale in un paese diverso da quello in cui ha ottenuto una RFND. In termini semplici, significa che una persona che soggiorna all’estero ma senza domicilio non è considerata in quel paese fiscalmente residente.
La RFND proposta dalla Segreteria di Stato alle Finanze e Bilancio è un permesso temporaneo di soggiorno in territorio sammarinese per un minimo di 30 giorni ed un massimo di 150 giorni per il soggiorno di persone fisiche in infrastrutture ricettive che offrano standard qualitativi inquadrabili nelle primarie classi di categoria di settore. L’obiettivo è infatti quello di promuovere gli investimenti nel settore alberghiero o ricettivo di alto standard qualitativo oggi non presenti in territorio. La RFND, essendo un soggiorno di breve periodo offre condizioni fiscali favorevoli a partire dalla semplificazione dichiaratoria con il pagamento di un’imposta fissa ovvero la possibilità di optare per una aliquota proporzionale fissa nella misura del 5%. In sostanza il RFND, ottemperando ai propri obblighi molto semplificati, ottiene una tranquillità fiscale per i redditi prodotti nel territorio sammarinese durante il soggiorno.
Il progetto delle RFDN, oltre a favorire gli investimenti in strutture ricettive come detto, si pone anche l’obiettivo di attrarre nuove tipologie di attività imprenditoriali in forte crescita, come, ad esempio, i nomadi digitali, ovvero coloro che gestiscono il proprio lavoro senza avere un soggiorno stabile in un paese ed avendo attitudini e skill digitali. Il nomade digitale è principalmente un freelance o un libero professionista che svolge attività quali ad esempio lo youtuber, l’influencer, il programmatore informatico, il web designer, l’esperto di web marketing.
La RFND è un modello di soggiorno già adottato ed utilizzato in molti paesi, anche europei come la stessa Italia, anche se con caratteristiche differenti da quella proposta dal Governo sammarinese.
Per noi GDC in conclusione, il progetto per la residenza fiscale non domiciliata è una proposta che non contrasta con i dettati Europei sulle residenze e di corretta concorrenza fiscale internazionale e può contribuire alla crescita ed allo sviluppo del settore turistico. Evidenziamo però, quantomeno, la necessità di una circolare esplicativa che definisca tutti i criteri oggettivi per gli standard qualitativi delle strutture ricettive alberghiere abilitate ad ospitare le RFND ed un costante monitoraggio per contrastare eventuali abusi.
Ufficio Stampa GDC