Nelle giornate dal 7 al 10 aprile 2022 riparte il Council Meeting YEPP organizzato dai ragazzi del MUF e KDU (cristiano democratici svedesi). L’evento dal titolo “European industry beyond climate change” al quale hanno aderito più di 70 partiti provenienti da tutt’Europa, ha visto e sta vedendo la partecipazione anche della delegazione dei GDC rappresentata dalla responsabile YEPP (Financial Auditor) Carol De Biagi e Nicola Narcisi del gruppo Internazionale.
Durante la prima giornata al Council Meeting dello YEPP (Youth Organisatioin of the European People’s Party) a Stoccolma, l’attenzione si è concentrata, in principio, su una questione apparentemente ovvia, ma di vitale importanza, che costituisce le fondamenta di questa stessa organizzazione, ovvero il futuro dei giovani in Europa. Il discorso introduttivo del Presidente YEPP ed Euro-Parlamentare Lidia Pereira, assieme ai Presidenti delle organizzazioni di Giovani Moderati e Cristiano Democratici Svedesi, è stato quello di porre l’attenzione sulla necessità di rafforzare l’unione dei partiti di centro destra di tutta Europa, ricordando e rimarcando quindi i valori che sottendono a questa importante Unione politica che è il PPE. Valori quanto mai centrali soprattutto in questo difficile momento storico, con riferimento alla guerra Russo-Ucraina, che richiede di riportare in auge i valori storici dell’Unione Europea come Democrazia, collaborazione, cooperazione a livello economico e sostegno dei paesi membri che intendono fare parte di questa importante famiglia.
Come spiegato da Christofer Fjellner, Managing Director delllo EPHI, in questi giorni l’Europa è scossa più che mai, a causa di una Russia guidata da Putin che vorrebbe cancellare quei forti valori democratici, di dialogo e libertà di cui oggi i giovani si devono sentire veri custodi. Questo deve far riflettere tutti su quanto sia fondamentale che l’UE sia portavoce di queste virtù e proceda quanto prima per accelerare una maggior integrazione di tutti i paesi che come l’Ucraina sono stati per troppo tempo lasciati in attesa di una risposta, portando più UE e quindi più solidarietà e collaborazione in tutte le realtà che stanno negoziando adesione o associazione con l’Unione.
I GDC durante l’evento e nei colloqui hanno affermato più volte la necessità di rimettere al centro una buona politica che metta al bando violenze e dittature, e riportando quella grande capacità di dialogo e rispetto che era ben salda nei politici del dopo guerra. Le giornate poi sono proseguite con un primo panel dedicato alla “Green transition in industry”, al cui centro del dibattito c’è proprio il tema della transizione energetica, come vera sfida per un Europa che deve essere più autonoma e quindi il ruolo di ogni Stato in questo processo. Importanti le parole di Ebba Busch, Leader del partito Cristiano-Democratico Svedese, la quale ha parlato di vera e propria sfida nella trasformazione del pensiero, affrontando tematiche come sicurezza e autonomia energetica, considerando anche la recente situazione geopolitica globale. Secondo la sua opinione, bisognerebbe concentrarsi sulla reale esigenza di trovare modalità innovative per ridurre le emissioni di Co2, menzionando energie rinnovabili e la possibilità di optare per il nucleare, nei paesi dove questo ovviamente risulti possibile. Tutto questo è attuabile, ha ribadito, solamente programmando il prossimo futuro senza lasciare che altro tempo passi, investendo in quelle industrie che possano realmente guidare questo cambiamento e riducendo anche l’iter burocratico di cui necessitano queste urgenti implementazioni a livello nazionale ed europeo.
Infine, Fredrik Reinfeldt, Primo Ministro della Svezia dal 2006 al 2014 e fondatore dello YEPP, ha sottolineato la necessità di introdurre cambiamenti significativi per riformare gli Stati, guardando proprio alla Svezia come un esempio, a fronte dei risultati ottenuti nell’ambito dell’innovazione. Fredrik, proprio grazie alla sua esperienza allo YEPP, ha sottolineato quanto i giovani di oggi abbiano un ruolo fondamentale sul mondo di domani. I contesti internazionali costituiscono un’opportunità per incontrare le persone degli altri Stati che sentono nel cuore e nello stomaco le stesse emozioni, sensazioni ed ambizioni. Ora più che mai, l’Europa ha bisogno di essere unita, di riprendere i valori che l’hanno creata e definita per combattere i regimi autocratici che sempre di più stanno minacciando l’ordine europeo. Con l’inizio dell’ ”Operazione Speciale”, o meglio, dell’invasione del territorio ucraino ad opera dell’esercito russo, l’ordine mondiale è stato travolto e le azioni e le reazioni che vi succederanno, definiranno il futuro, che ci auspichiamo sarà guidato dalla democrazia.
In conclusione il Council Meeting di sabato che ha visto impegnati tutti giovani nella preparazione di mozioni con il fine di aiutare i ragazzi nei vari settori, è un vero e proprio lavoro politico al cui centro vi è la discussione di tematiche come la creazione di pacchetti di aiuto a giovani studenti e giovani imprenditori e diverse altre tematiche in ambito internazionale.
Eventi come questo permettono di tessere ed intrattenere importanti relazioni in Europa e nel mondo, utili sia oggi, come già accaduto, sia un domani, permettendo di coltivare una speciale rete di amicizie a livello diplomatico.