La Repubblica di San Marino sta affrontando l’ennesima crisi idrica, un’emergenza che, senza grossi sforzi, sarebbe stata prevedibile data proprio la ciclicità di tale evento ma rispetto al quale avevamo avanzato soluzioni concrete. La situazione attuale, aggravata dalla siccità e dalle crescenti difficoltà di approvvigionamento, mette in evidenza l’urgenza di attuare interventi mirati per proteggere le risorse idriche del Paese. Non si tratta di una sorpresa dato che l’emergenza idrica è il risultato di anni di inazione e mancanza di politiche mirate.
Avevamo già avvisato delle conseguenze devastanti che i cambiamenti climatici avrebbero potuto avere sulle nostre risorse naturali, in particolare sull’acqua sollevando la questione tramite la presentazione di un’Istanza d’Arengo approvata all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale. Oggi, più che mai, è necessario adottare misure immediate e incisive per garantire la sicurezza idrica della nostra Repubblica.
Tra le soluzioni per affrontare questa crisi c’è proprio la creazione di un invaso, la cui realizzazione consentirebbe di accumulare e gestire meglio le riserve d’acqua, riducendo la dipendenza della Repubblica da fonti esterne e aumentando l’autosufficienza idrica del Paese. Tale struttura non rappresenta solo una risposta immediata alla scarsità d’acqua, ma un investimento nel futuro di San Marino. I benefici di questa infrastruttura si manifesteranno nel lungo termine, garantendo una riserva d’acqua stabile che potrebbe sostenere la popolazione e le attività economiche anche in periodi di prolungata siccità. Inoltre, un invaso contribuirebbe a mitigare i rischi legati ai cambiamenti climatici, rendendo il Paese più resiliente di fronte a eventi estremi che potrebbero compromettere la disponibilità di acqua.
Naturalmente, la costruzione di un invaso comporta costi significativi, che includono la progettazione, la realizzazione e la manutenzione dell’infrastruttura. Tuttavia, è essenziale sottolineare che i benefici di lungo periodo superano di gran lunga questi costi. Come dimostrato da esempi internazionali, un’infrastruttura ben progettata non solo ripaga l’investimento iniziale, ma apporta vantaggi in termini di sicurezza idrica, stabilità economica e proteggendo la Repubblica da future crisi idriche che, secondo le previsioni, saranno sempre più frequenti e severe a causa del cambiamento climatico.
Altri Paesi stanno già adottando misure simili per affrontare le loro sfide idriche. La Germania, ad esempio, sta sviluppando piscine sotterranee a Berlino per accumulare riserve d’acqua strategiche. San Marino può e deve ispirarsi a questi modelli innovativi per costruire una strategia a lungo termine che garantisca la disponibilità di acqua per le generazioni future.
Non possiamo continuare a dipendere in larga misura da altre nazioni per il nostro approvvigionamento idrico. L’indipendenza idrica totale è forse irrealizzabile, ma possiamo e dobbiamo lavorare per aumentare la nostra autonomia. La creazione di un invaso è un passo essenziale in questa direzione.
Il Movimento Giovanile invita quindi le istituzioni a prendere una posizione decisa e a procedere con la realizzazione di progetti che possano aumentare la resilienza e l’indipendenza idrica di San Marino. Solo attraverso un’azione concertata e determinata possiamo garantire un futuro sicuro e prospero per la nostra Repubblica. La protezione delle risorse idriche deve diventare una priorità assoluta per il governo e per tutti i cittadini di San Marino. È tempo di agire, di fare scelte coraggiose e lungimiranti che possano garantire la sicurezza idrica e, di conseguenza, la sicurezza del nostro futuro.
Ufficio Stampa GDC